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dai GIORNALI di OGGIVertice Ue: Allarme occupazione. Bisogna raddoppiare le risorse 2009-03-20 |
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per l'articolo completo vai al sito Internet http://www.corriere.it2009-03-20 L'UE "Preoccupata": importante evitare "ripercussioni sociali negative" Disoccupazione, allarme dell'Istat "Torna a crescere dopo nove anni" In calo dal '99, i senza lavoro sono di nuovo in aumento:nel 2008 al 6,7%, contro il 6,1% di un anno fa ROMA - Torna a crescere il numero di disoccupati in Italia, dopo nove anni di "ininterrotta diminuzione". Lo comunica l'Istat, specificando che nella media del 2008 il tasso di disoccupazione si attesta al 6,7% (dal 6,1% nel 2007) e le persone in cerca di occupazione aumentano, in confronto a un anno prima, del 12,3%. Nel quarto trimestre del 2008 la disoccupazione è passata dal 6,6% del periodo ottobre-dicembre 2007 al 7,1%. Il numero di disoccupati aumenta inoltre rispetto a un anno prima di 0,8 punti percentuali per gli uomini mentre scende di 0,1 punti percentuali per le donne, posizionandosi rispettivamente al 6,0% e all'8,6%. Per il quarto trimestre consecutivo, dunque, l'area della disoccupazione si allarga: 120mila unità in più rispetto al quarto trimestre 2007. Rispetto al terzo trimestre 2008, al netto dei fattori stagionali, il tasso aumenta di due decimi di punto. PIÙ DISOCCUPATI AL SUD - L'incremento delle persone senza lavoro (186.000 unità) nel 2008 riguarda sia gli uomini che le donne, sottolinea l'istituo di statistica. L'aumento della disoccupazione maschile (+98.000 unità) dipende in misura significativa da quanti hanno perso il lavoro (+73.000 unità). L'allargamento dell'area della disoccupazione femminile (+88.000 unità) è dovuto soprattutto alla crescita delle ex-inattive (+55.000 unità), in particolare nel Mezzogiorno. L'Istat sottolinea inoltre che la crescita del tasso di disoccupazione riguarda soprattutto le regioni centrali e meridionali. Il tasso sale anche per la componente straniera, passando dall'8,3% del 2007 all'8,5% del 2008. UE "PREOCCUPATA" - Proprio l'allarme disoccupazione è stato oggetto della bozza finale del vertice dei capi di Stato e di governo dell'Ue che si è tenuto a Bruxelles. "Il rapido aumento della disoccupazione è causa di grave preoccupazione", si legge nella bozza di conclusioni. Rispetto alle versioni precedenti del testo, in cui si parlava genericamente di "preoccupazioni", il passaggio è stato dunque maggiormente enfatizzato. "È importante - si legge ancora - impedire e limitare perdite di posti di lavoro e ripercussioni sociali negative. Altresì prioritario è stimolare l'occupazione, in particolare promuovendo l'acquisizione delle nuove competenze necessarie per nuovi posti di lavoro". In vista del nuovo vertice straordinario dell'Ue di maggio a Praga, interamente dedicato agli aspetti sociali della crisi, nella bozza si sottolinea come si dovrà lavorare "al fine di individuare orientamenti concreti". Compare dunque un richiamo alla concretezza che è stato sollecitato da numerosi capi di Stato e di governo. PRODUZIONE INDUSTRIALE - Crolla la produzione industriale a gennaio, nei Paesi della zona dell'euro: il calo, rispetto al mese precedente, è stato del 3,5%, mentre su base annua è arrivato al 17,3%. Lo rende noto Eurostat, l'ufficio europeo di statistica, che per l'Unione europea indica una diminuzione del 2,9% rispetto a dicembre e del 16,3% in rapporto al gennaio 2008.
20 marzo 2009 |
REPUBBLICA per l'articolo completo vai al sito Internet http://www.repubblica.it/2009-03-20 I dati Istat per il quarto trimestre portano il tasso annuo al 6,7% Da 9 anni il dato era in costante diminuzione. Al Sud "situazione pesante" Torna a crescere la disoccupazione Raddoppiati i lavoratori in cassa Berlusconi da Bruxelles: "I nosrtir dati migliori di altri paesi Ue" Torna a crescere la disoccupazione Raddoppiati i lavoratori in cassa ROMA - La disoccupazione continua a crescere e nel quarto trimestre del 2008 i lavoratori in cassa integrazione sono raddoppiati passando dal 6,6% del periodo ottobre-dicembre 2007, al 7,1%. Rispetto ai dati 2007, i lavoratori che dichiarano di non avere lavorato sono passati da 53 mila a 115 mila. o ha comunicato questa mattina l'Istat, che ha fissato al 6,7% il tasso per l'anno appena trascorso. Ciò siginfica che dopo nove anni di "ininterrotta diminuzione" il numero dei disoccupati torna a crescere. Era infatti al 6,1% nel 2007. Per il quarto trimestre consecutivo, sottolinea l'Istituto di statistica, l'area della disoccupazione si allarga "in misura sensibile" con un incremento di 120 mila unità in confronto al quarto trimestre 2007. Rispetto al terzo trimestre 2008, al netto dei fattori stagionali, il tasso è aumentato di due decimi di punto. L'istituto sottolinea infine come il risultato tendenziale sia riconducibile ad una dinamica ancora positiva nel Nord e nel Centro, e fortemente negativa nel Mezzogiorno, con una discesa tendenziale dell'1,9% (126mila unità in meno). Il commento di Berlusconi. Il premier sdrammatizza il dato fornito oggi dall'Istat. E lo fa dicendo che è il migliore nel contesto europeo. "Possiamo vantare la solidità del sistema bancario - ha detto il Cavaliere -, un sistema imprenditoriale molto capace, un governo e una maggioranza forti. Per questo possiamo uscire dall'attuale crisi meglio di altri Paesi. (20 marzo 2009) Scrivi un commento
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L'UNITA' per l'articolo completo vai al sito Internet http://www.unita.it2009-03-20 Vertice Ue: Allarme occupazione. Bisogna raddoppiare le risorse "Il rapido aumento della disoccupazione è causa di grave preoccupazione". I capi di Stato e di governo dell'Ue a Bruxelles hanno raggiunto l'accordo per una bozza di conclusioni del vertice. Rispetto alle versioni precedenti del testo, in cui si parlava genericamente di "preoccupazioni", il passaggio è stato dunque maggiormente enfatizzato. "È importante - si legge nella bozza - impedire e limitare perdite di posti di lavoro e ripercussioni sociali negative. Altresì prioritario è stimolare l'occupazione, in particolare promuovendo l'acquisizione delle nuove competenze necessarie per nuovi posti di lavoro". In vista del nuovo vertice straordinario dell'Ue di maggio a Praga, interamente dedicato agli aspetti sociali della crisi, nella bozza si sottolinea come si dovrà lavorare "al fine di individuare orientamenti concreti". Compare dunque un richiamo alla concretezza che è stato sollecitato da numerosi capi di Stato e di Governo. L'Unione europea è "pronta a sostenere" gli Stati membri più in difficoltà per la crisi e per questo, si legge nella bozza, "riesaminerà il plafond del meccanismo europeo di sostegno finanziario alle bilance dei pagamenti". Il presidente della Commissione europea, Josè Manuel Barroso, aveva proposto di raddoppiare i fondi attuali, pari a 25 miliardi di euro, di cui 10 già stanziati per aiutare Ungheria e Lettonia. "La solidarietà tra gli Stati membri è un valore fondamentale dell'Ue", si legge ancora nel testo dei Ventisette che invitano la Commissione a prendere le misure necessarie "al fine di essere pronti, valutando caso per caso, ad attivare tutti gli strumenti disponibili e, se ci fosse bisogno, in cooperazione stretta con le istituzioni finanziarie internazionalì. I leader europei si sono accordati per chiedere un raddoppio dei fondi del Fondo Monterario Internazionale (Fmi) per venire incontro ai suoi membri "in modo rapido e flessibile se attraversano difficoltà nella bilancia dei pagamenti". Il quadro per la concessione dei prestiti da parte del Fondo, si legge ancora nella bozza di conclusioni, deve essere "riorganizzato e adottato per aumentare la capacità dell'Fmi a reagire ed evitare le crisi". 20 marzo 2009
L'Istat: disoccupazione record al 6,7% nel 2008. Non accadeva dal 1999 Dopo nove anni di "ininterrotta diminuzione", che proseguiva dal 1999, il numero dei disoccupati torna a crescere in Italia. Lo fa sapere l'Istat, rilevando che nella media del 2008 il tasso di disoccupazione si attesta al 6,7%, dal 6,1% nel 2007, e le persone in cerca di occupazione aumentano, in confronto ad un anno prima, del 12,3%. In particolare, tra ottobre e dicembre 2008 il numero di occupati risulta pari a 23.349.000 unità, appena dello 0,1% più elevato rispetto allo stesso periodo del 2007 (pari a solo 24 mila unità), posizionandosi ai livelli più bassi degli ultimi 13 anni. In termini destagionalizzati e in confronto con il terzo trimestre 2008, l'occupazione risulta in calo dello 0,2%. La situazione più pesante è al Sud. 20 marzo 2009
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il SOLE 24 ORE per l'articolo completo vai al sito Internet http://www.ilsole24ore.com2009-03-20 Lavoro, la disoccupazione 2008 in Italia è salita al 6,7% 20 marzo 2009 Il comunicato Istat Articoli Correlati - versione beta Usa: disoccupazione oltre il 10% in 4 stati, in Michigan all'11,6% Eurozona, la disoccupazione sale all'8% Istat: nel terzo trimestre disoccupazione al 6,1% A settembre la disoccupazione resta invariata nell'area euro Eurozona, la disoccupazione in crescita al 7,5%
Dopo nove anni di ininterrotta diminuzione tornano a crescere i disoccupati. Nel 2008 il tasso di disoccupazione sale al 6,7% (era al 6,1% nel 2007) e s'interrompe così la diminuzione del numero dei disoccupati che proseguiva dal 1999. Lo rende noto l'Istat nella rilevazione sulle forze lavoro nella media del 2008. Nella media del 2008 le persone in cerca di occupazione crescono del 12,3% (186.000 unità). L'aumento del livello della disoccupazione maschile (+98.000 unità) risente in misura determinante - spiega l'Istat - dell'accrescimento di quanti hanno perso il lavoro (+73.000 unità). L'allargamento dell'area della disoccupazione femminile (+88.000 unità) è dovuto soprattutto alla crescita delle ex-inattive (+55mila unità), in particolare nel Mezzogiorno. Il tasso di disoccupazione sale anche per la componente straniera, passando dall'8,3% del 2007 all'8,5% . Il tasso di inattività cala al 37% per cento, cinque decimi di punto in meno rispetto a un anno prima. L'indicatore diminuisce per le donne e rimane invariato per gli uomini. 20 marzo 2009 |
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